Contenuti per adulti
Questo testo contiene in toto o in parte contenuti per adulti ed è pertanto è riservato a lettori che accettano di leggerli.
Lo staff declina ogni responsabilità nei confronti di coloro che si potrebbero sentire offesi o la cui sensibilità potrebbe essere urtata.
Fu come precipitare all’indietro nel tempo, quando gli uomini, se Jaynes aveva visto giusto, non pensavano ma obbedivano. Due metà del cranio parlavano tra loro, una dava ordini come un dio, l’altra eseguiva. Ed ecco che accadeva anche a me: una voce si alzò all’interno e non si poteva discutere. Ti sei comportato male.
Io tentavo di opporre ragioni, come chi disegna sulla sabbia figure destinate a dissolversi alla prima onda. Linee dritte, archi combacianti, tutto in ordine apparente. Ma il verdetto restava, inciso in un punto che non riuscivo a cancellare.
Intravedo un rigonfiamento, come pelle che cresce oltre il margine della ferita, una pressione che non trova uscita e che finirà per scivolare altrove. Non so dove cadrà, né con quale forza.
Resto al centro di un duello corale, senza capire se le due voci cercano accordo o soltanto la mia frattura. Il filo sotto i piedi freme, teso tra rive che non si incontreranno, e io mi scopro figura incerta, forse eco di un dio, forse suo errore. So soltanto che non riesco a convivere a lungo con la convinzione di essere dalla parte giusta. La certezza, quando persiste, diventa per me una cella troppo stretta, e la voce approfitta di quelle pareti per rimbombare ancora più forte.